martedì 31 luglio 2012

Recensione: Real Murders. Il club dei delitti irrisolti di Charlaine Harris

Salve a tutti, miei cari amici lettori!

Era solo l’altro ieri quando ho pubblicato la mia recensione riguardo il discreto Un segno nelle tenebre (qui), ed oggi eccomi nuovamente qui per proporvi un’ulteriore recensione targata “Gocce d’inchiostro”. Nato dalla penna di una delle scrittrici che maggiormente apprezzo in maniera generica, sarà riuscito il primo romanzo appartenente in toto al genere Mystery per adulti da me mai letto a colpirmi?

Rullo di tamburi!

«La Harris manovra colpevoli e innocenti in una trama che cattura il lettore,
inventando una indimenticabile protagonista, abile e complessa.»
(Publishers Weekly)


Titolo: Real Murders. Il club dei delitti irrisolti
Autore: Charlaine Harris
Titolo originale: Real Murders
C. E.: Delos Books
Prezzo: 14.90 euro
Pagine: 234
Genere: Mystery Adult

Trama: Una serie di assassinii, modellati a imitazione di altrettanti omicidi celebri, si verifica nella piccola comunità di Lawrenceton. La ventottenne Aurora (Roe) Teagarden, di professione bibliotecaria, fa parte del club Real Murders, un gruppo di 12 appassionati che si riuniscono per studiare crimini famosi, sconcertanti o irrisolti. Poco prima che la riunione mensile abbia inizio, Roe scopre il corpo massacrato di un membro del club, e si rende conto che il modo in cui la vittima è stata uccisa imita quello usato proprio nell'omicidio riguardo al quale lei avrebbe dovuto parlare quella sera... improvvisamente la sua vita di investigatore da salotto assume una macabra connotazione reale.


La mia opinione

Il momento in cui decisi che Real Murders. Il club dei delitti irrisolti sarebbe rientrato fra gli scaffali della mia libreria domestica risale a quando venni a conoscenza, on-line, della sua imminente pubblicazione, precisamente lo scorso febbraio. Real Murders. Il club dei delitti irrisolti, romanzo d’esordio di Charlaine Harris, una delle autrici che nella maniera più generica possibile apprezzo maggiormente, ha tardato, però, a giungermi fra le dita, pronto per esser letto. Ho preparato il mio ordine  contenente Real Murders. Il club dei delitti irrisolti, in effetti, solo a metà di questo mese, in seguito alla lettura dello stupefacente Morti tutti insieme (qui, la mia recensione), la cui brillantezza mi aveva lasciato ancora più di stucco rispetto ai precedenti volumi del ciclo letterario incentrato sulle vicende della telepate amante dei vampiri Sookie Stackhouse, nonché il ciclo letterario di punta di Charlaine Harris. A questo punto, tengo molto al ricordare che Charlaine Harris ha alle spalle un bagaglio molto pesante di romanzi, i quali vengono suddivisi per saghe e per protagoniste. Che ne dite di un rapido recap? La saga d’esordio di Charlaine Harris, di cui Real Murders. Il club dei delitti irrisolti - protagonista indiscusso della presente recensione - rappresenta il primo romanzo, fu la serie, di genere Mystery, dedicata al personaggio di Aurora ‘Roe’ Teagarden che si concluse con la pubblicazione dell’ottavo e ultimo volume nel 2003; in seguito, a partire dal 1996, Charlaine si dedicò alla serie, anch’essa appartenente al filone letterario Mystery, che ha come protagonista Lily Bard, abitante della fittizia cittadina di Shakespeare in Arkansas, terminata dopo la resa pubblica di ben cinque volumi; nel 2001, invece, è la volta della biondina so-cosa-stai-pensando Sookie Stackhouse, che con la sua serie ha raggiunto il tredicesimo volume, il quale si preannuncia l’ultimo del ciclo; e per concludere, Charlaine ha scritto, pubblicato e finito fra il 2005 e il 2009 quello che, secondo il mio parere, è il suo capolavoro per eccellenza, ovvero la quadrilogia narrante le vicende della medium Harper Connelly (qui, la mia recensione riguardo L’ultimo istante). Prima di riprendere a puntare la nostra macchina da presa solo ed esclusivamente su Real Murders. Il club dei delitti irrisolti, vi rammento che in Italia, delle saghe sopracitate, sono attualmente in corso di pubblicazione quelle dedicate a Sookie Stackhouse e Aurora Teagarden, è già stata conclusa la serie su Harper Connelly e non vi è, invece, alcuna notizia per ciò che concerne Lily Bard e i suoi cinque volumi. Dopo questo tuffo nelle opere firmate Charlaine Harris, è giunto il momento di ritornare a Real Murders. Il club dei delitti irrisolti. Quale modo migliore per cominciare ad approcciarci al testo, se non quello di subentrare nelle misteriose acque che rappresentano il suo plot narrativo?

Cover US
Protagonista e voce narrante degli avvenimenti raccontati dalle duecentotrentaquattro pagine che costituiscono la mole di Real Murders. Il club dei delitti irrisolti è la bibliotecaria Aurora ‘Roe’ Teagarden. Siamo nei primi anni Novanta, Roe ha ventotto anni e la sua vita non può che essere quella della classica ragazza del Sud degli Stati Uniti d’America. Poi basta aggiungere il fatto che nella cittadina di Lawrenceton, il posto in cui Roe vive sin da quando ha memoria, tutto sembra filare liscio come l’olio e non risulta affatto difficile domandarsi quanto sia piatta la quotidianità di Roe. Per fortuna, però, dal momento in cui il lettore comincia a sfogliare le pagine di Real Murders. Il club dei delitti irrisolti, accadrà qualcosa che sconvolgerà la vita della nostra bibliotecaria. Se c’è un solo elemento che ancora non ho rivelato riguardo le occupazioni di Roe è contenuto proprio nel titolo del volume: Roe è membro effettivo del Real Murders, un club costituito da un nutrito gruppo di persone accomunate dalla stessa passione per gli omicidi che decidono di incontrarsi una volta al mese proponendo un argomento e avviando un forum a riguardo. Sarà proprio durante la prima e ultima riunione del club a cui i lettori di Real Murders. Il club dei delitti irrisolti si troveranno ad assistere che a Lawrenceton, per la prima volta, si smuoveranno le acque, accadrà qualcosa che metterà in subbuglio le menti di tutti i suoi abitanti. Incuriosita dal ritardo della sua conoscente Mamie Wright in occasione dell’incontro del club, Roe deciderà d’insinuarsi in anticipo nell’edificio in cui avvengono le riunioni del Real Murders per scoprire se Mamie è già al suo interno. Ed effettivamente Mamie è lì, o almeno lo è il suo corpo senza vita. Sarà così che dall’essere soltanto un’appassionata lettrice di scene del crimine, indagini e omicidi, Roe diverrà parte integrante di una rete di delitti che si dissemineranno per tutta Lawrenceton, delitti che la costringeranno a ricoprire i ruoli di testimone, vittima, ma soprattutto investigatrice. Chi sarà mai il Serial Killer?

Mi rendo conto che, in ogni recensione sino ad ora pubblicata riguardo i romanzi di Charlaine Harris - persino in quelle acerbe e decisamente poco professionali -, è presente un’opinione ribadita più e più volte concernente l’innata passione che nutro nei confronti della sua prosa. La maniera in cui dialoghi e riflessioni, e talvolta pure descrizioni, s’intersecano, si mischiano, si amalgamano e si mescolano tra loro nei suoi capolavori - perché, per quel che mi riguarda, nella loro semplicità, sagace ironia e brillantezza di capolavori si tratta - è decisamente geniale. Il modo in cui sublimemente la sua prosa entra nelle psichi complesse, articolate e ben definite delle sue protagoniste è incredibile. La caratterizzazione degli ambienti ospitanti gli avvenimenti nelle sue storie raccontati sono vividi e ben presenti dinanzi agli occhi del lettore. E, nonostante Real Murders. Il club dei delitti irrisolti rappresenti il suo debutto in libreria, devo ammettere di non aver riscontrato poi molta differenza fra le opere più recenti e il primo romanzo di Charlaine Harris. Charlaine Harris è stata capace di trattenere quasi del tutto immutato nel tempo il suo stile narrativo, e ciò non può che farmi piacere, inducendomi ad approcciarmi alle sue opere con una certa sicurezza e garanzia iniziale degna di nota. L’ambito in cui, invece, Charlaine ha ampiamente progredito nella stesura dei suoi tomi riguarda gli intrecci e le idee di base. Trovo in effetti, ad esempio, che la trama circostante al personaggio di Harper Connelly nella quadrilogia a lei dedicata sia più fitta e più complessa, trattandosi anche di un Urban Fantasy, rispetto a quella di Real Murders. Il club dei delitti irrisolti. Così come l’infinita, ma pur sempre cristallina, mitologia paranormale che funge da sfondo al mondo in cui Sookie Stackhouse vive non ha paragoni con nessun elemento presente in Real Murders. Il club dei delitti irrisolti.

Cover secondo volume
E a proposito di Sookie Stackhouse devo dire qualcosina. Ho trovato l’indole della ormai a me molto cara Aurora Teagarden molto simile a quella della telepate più svampita di sempre. Anzi, a dire il vero dovrei ammettere esattamente il contrario: è all’interno della serie True Blood che è possibile notare parecchi elementi caratterizzanti i romanzi incentrati su Roe, essendo stati scritti, quest’ultimi, in precedenza. Cosa che nella quadrilogia di Harper non accade neanche lontanamente, però. È a causa di ciò che approfitto della presente recensione per suggerirvi un’ulteriore volta la lettura della Harper Connelly Series. Ma, devo proprio dirlo, le premesse seminate da Charlaine Harris all’interno di Real Murders. Il club dei delitti irrisolti sulle quali costruirà, modellerà e darà vita ad altri sette volumi sono molto buone, e ciò potrebbe pure spingermi, a ciclo letterario concluso, nel far scivolare in secondo piano Harper Connelly. Ebbene sì, miei cari, la maniera in cui Roe abbatte ogni tipo di cliché, mostrandosi semplicemente una ragazza fra le tante con la passione per i romanzi e una buona dose di sfortuna che da un po’ si porta dietro, mi ha colpito e mi ha rapito. Mi ha catturato. Ragion per cui, sin da adesso, sono pronto a far rientrare la serie a lei dedicata nella lista delle mie favorite di sempre. Se ve lo state chiedendo, no, non sto correndo: Roe merita. Sarà anche a causa del fatto che non ho poi una grande esperienza Mystery letterario alle spalle - dico letterario perché in altri ambiti, come in quello televisivo, di storie pseudo-Thriller ne seguo proprio tante -, però persino il mistero che Roe tenta di risolvere in Real Murders. Il club dei delitti irrisolti mi è rimasto impresso. Conoscere il nome dell’artefice di tutti quei crimini mi ha intrigato sin dal momento in cui Roe ha scorto il corpo massacrato di Mamie Wright.

In conclusione, Real Murders. Il club dei delitti irrisolti merita una possibilità da chiunque abbia avuto il coraggio di leggere questa enorme e chilometrica recensione a esso dedicata. Spero proprio di non avervi annoiato tanto, visto che ho effettivamente superato ogni limite con questo post - me ne rendo conto - e che vi abbia in fondo incuriosito.


Charlaine Harris
  Aurora Teagarden Series
    1. Real Murders. Il club dei delitti irrisolti, 2012 per Delos Books (Real Murders, 1990)
    2. Il mistero del teschio, 2012 per Delos Books (A Bone to Pick, 1992)
    3. Tre camere e un corpo, previsto per settembre 2012 per Delos Books (Three Bedrooms, One
        Corpse, 1994)
    4. Casa Julius, previsto per novembre 2012 per Delos Books (The Julius House, 1995)
    5. inedito in Italia (Dead Over Heels, 1996)
    6. inedito in Italia (A Fool And His Money, 1999)
    7. inedito in Italia (Last Scene Alive, 2002)
    8. inedito in Italia (Poppy Done to Death, 2003)
  Sookie Stackhouse Series
    1. Finché non cala il Buio, 2007 per Delos Books, 2009 per Fazi Editore (Dead Until Dark, 2001)
    2. Morti viventi, 2008 per Delos Books, Morti viventi a Dallas, 2009 per Fazi Editore (Living
        Dead in Dallas, 2002)
    3. Il club dei morti, 2008 per Delos Books, 2010 per Fazi Editore (Club Dead, 2003)
    4. Morto per il mondo, 2009 per Delos Books, 2010 per Fazi Editore (Dead to the World, 2004)
    5. Morto stecchito, 2009 per Delos Books, 2011 per Fazi Editore (Dead as a Doornail, 2005) qui,
        la mia recensione
    6. Decisamente morto, 2009 per Delos Books, 2011 per Fazi Editore (Definitely Dead, 2006) qui,
        la mia recensione
    7. Morti tutti insieme, 2010 per Delos Books, 2012 per Fazi Editore (All Together Dead,
        2007) qui, la mia recensione
    8. Di morto in peggio, 2010 per Delos Books (From Dead to Worse, 2008)
    9. Morto e spacciato, 2010 per Delos Books (Dead and Gone, 2009)
    +. Un tocco di morte, 2010 per Fazi Editore (Serie di racconti sul mondo di Sookie) (A Touch of
        Dead, 2009)
    10. Morto in famiglia, 2010 per Delos Books (Dead in family, 2010)
    11. Resa dei conti mortale, 2011 per Delos Books (Dead Reckoning, 2011)
    12. A un punto morto, 2012 per Delos Books (Deadlocked, 2012)
    13. inedito in Italia (Dead Ever After, previsto negli USA per il 2013)
  Harper Connelly Series
    1. L’ultimo istante, 2010 per Delos Books (Grave Sight, 2005) qui, la mia recensione
    2. Tomba a sorpresa, 2010 per Delos Books (Grave Surprise, 2006)
    3. Una tomba fredda ghiacciata, 2011 per Delos Books (An Ice Cold Grave, 2007)
    4. Il segreto della tomba, 2011 per Delos Books (Grave Secret, 2009)


Consigliato.


Voto:  5


Charlaine Harris

Charlaine Harris è nata nel 1951 a Tunica (Mississippi). Dopo essersi laureata in Lettere  presso il Rhodes College di Memphis, da oltre vent’anni scrive opere di genere mystery e i suoi libri da anni sono in testa alle classifiche dei libri più venduti del New York Times. È membro autorevole dell’associazione Mystery Writers of America, della American Crime Writers League e ricopre la carica di presidente della Arkansas Mystery Writers Alliance. È sposata e madre di tre figli. I suoi numerosi romanzi hanno sempre ottenuto un grande successo, in particolare il ciclo Harper Connelly (pubblicato in Italia dalla Delos Books nella collana “Odissea Streghe”), tuttavia quello che le ha portato maggior notorietà è stato il ciclo di Sookie Stackhouse, che ha vinto il prestigioso Anthony Award e che è diventato un bestseller internazionale, tradotto e pubblicato in Cina, Giappone, Spagna, Romania, Grecia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Russia, Turchia, Tailandia, Estonia e Korea.

Teaser Tuesdays [34]


Ciao a tutti amici!

Oggi, con il nuovo appuntamento di "Gocce d'inchiostro", ci dedicheremo alla splendida rubrica... Teaser Tuesdays! Scusate il ritardo con cui la posto, ma sto avendo qualche problemino di Rete. Spero che entro domani tutto si risolva.

Per chi non  la conoscesse, ricordiamo che è stata inventata dal Blog Should Be Reading ed è a cadenza settimanale.

Le sue regole sono molto semplici, ma la cosa più bella è che anche voi  lettori del Blog potete partecipare scrivendomi nei commenti e condividendo i vostri teaser!

Per cui, ecco le regole:

1. Prendi il libro che stai leggendo

2. Aprilo in una pagina a caso

3. Condividi un breve spezzone di quella pagina

4. Attento a non fare spoiler!

5. Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.

Bene, cominciamo!


Da Sono nel tuo sogno di Isabel Abedi


Mi ero occupata della musica, affidandomi ad un DJ, molto più esperto nello scegliere titoli adatti all'occasione.
   Ricordo perfettamente quella festa, ogni dettaglio rimarrà impresso nella mia mente per sempre.
   Era una fresca serata d'inizio maggio e la temperatura si aggirava intorno ai quattordici gradi; l'arrivo degli ospiti era previsto per le cinque del pomeriggio.
   La luce del sole era ancora presente ma era chiaro che stava per scemare nel tramonto. Le candele alla vaniglia erano posizionate in punti strategici e cominciavano a dare all'atmosfera un tocco magico e accogliente.

(P. 17)









E voi? Lasciate pure il vostro Teaser!

domenica 29 luglio 2012

Recensione: Un segno nelle tenebre di Roberta Ciuffi

Salve a tutti, miei cari amici lettori!

A un giorno di distanza dalla pubblicazione della cinquantacinquesima puntata della rubrica In My Maibox (qui), eccoci qui di nuovo riuniti su “Gocce d’inchiostro” per parlare, insieme, di un romanzo da poco giunto fra gli scaffali delle librerie nostrane, nato dalla penna di una nostra stessa compaesana e che mi ha doscretamente entusiasmato.

Rullo di tamburi!

La prima serie Paranormal italiana,
da una delle stelle della scena contemporanea.


Titolo: Un segno nelle tenebre
Autore: Roberta Ciuffi
C. E.: Leggereditore
Prezzo: 10.00 euro
Pagine: 477
Genere: Paranormal Romance Adult

Trama: Una ragazzina sta tornando a casa dal lavoro. È sera, è buio. Da un portone sbucano due braccia che l’attirano all’interno. Lei grida, ma l’assalitore riesce a immobilizzarla e azzittirla. Quando tutto sembra perduto, un ringhio risuona nello scantinato, e un lupo si avventa sulla schiena dell’uomo. Poco tempo dopo, Maura Coulter, insanguinata e sconvolta, fa il suo ingresso all’Hôtel de Clercy, questa volta sotto spoglie umane. Non c’è tempo da perdere, perché quella sera la donna incontrerà il suo peggior nemico, ma anche colui che minaccia di conquistare per sempre il suo cuore. Si tratta del principe Maksìm Andreievic Balanov, rampollo della famiglia che per diversi secoli ha contrastato quella dei Coulter. Tuttavia è giunto il momento di una tregua... anche se la posta in gioco è troppo alta, e l’intera stirpe dei Lykaon rischia di essere annientata per sempre.


La mia opinione

Come avevo già accennato nel mio post di Prossima uscita dedicato a Un segno nelle tenebre (qui), il secondo romanzo appartenente al più che apprezzato filone letterario Paranormal Romance dell’amata autrice italiana Roberta Ciuffi - parecchio conosciuta in Italia per le sue opere a sfondo storico di genere Romance pubblicate in edicola - mi era parso piuttosto intrigante. A dir la verità, lo scorso anno, quando Roberta Ciuffi debuttò il libreria con il suo primo Paranormal Romance dal titolo Un cuore nelle tenebre - discretamente apprezzato da critica e lettori -, quest’autrice e le storie incentrate sulla figura sovrannaturale dei Lykaon nate dalla sua penna mi avevano subito attirato. Non lo comprai, lo ammetto, perché fui messo dinanzi a una scelta: L’anello di ferro di Ornella Albanese oppure Un cuore nelle tenebre? Scelsi L’anello di ferro - che devo ancora leggere, nonostante lo desideri da impazzire - per il puro e semplice fatto che il periodo storico in cui è contestualizzato mi attraeva maggiormente rispetto a quello caratterizzante Un cuore nelle tenebre. Quest’anno, però, ho deciso di dare, finalmente, una possibilità a Roberta Ciuffi, chiedendo alla gentile Casa Editrice Leggereditore una copia del volume Un segno nelle tenebre, sequel di Un cuore nelle tenebre ma narrante di intrecci narrativi completamente distaccati da quelli presenti in quest’ultimo. Appena terminati i titoli che avevano la priorità, mi sono tuffato - carico d’aspettativa - nelle pagine del volume, gustandole in soli due pomeriggi. Mi sarà piaciuto? Risponderemo al quesito solo dopo esserci immersi nelle storiche acque del suo plot narrativo.

Cover primo volume
Prima di scendere nei particolari e di cominciare a parlare di quelli che sono i due individui protagonisti principali di Un segno nelle tenebre, bisogna premettere che l’elemento intorno a cui effettivamente ogni minuzia presente all’interno delle quattrocentosettantasei pagine di cui il romanzo è costituito è la razza Lykaon. Come, in maniera vivida e decisamente coincisa, le primissime righe di Un segno nelle tenebre ci ricordano, le origini dei Lykaon risalgono a tempi antichissimi, dimenticati, impossibili da rammentare. È proprio la leggenda di Lykaon, re di Arcadia, ad aprire il tomo, narrando al lettore le vicissitudini che condussero niente poco di meno che il re dell’Olimpo, il dio Zeus, a lanciare sul suo nemico e su tutta la sua stirpe una temibile Maledizione, una Maledizione che li costringerà ad accostare alla propria natura umana quella di lupo. Subito dopo, però, la macchina da presa di Un segno nelle tenebre si sposta a Parigi, dove una giovane donzella, una certa Fanette, pare essere in grave pericolo. In seguito all’aver sistemato il posto in cui lavora e all’essersi insinuata fra i viottoli e le stradine di Parigi per tornare a casa, qualcuno attacca Fanette. Da qualche parte, ma non troppo lontano dal luogo in cui Fanette emette strazianti urla colme di terrore, un lupo riesce a percepire le sue richieste di aiuto. Fanette dovrà proprio ringraziare quel lupo quando riuscirà a sfuggire alle grinfie dell’uomo che la stava terrorizzando. Poi bastano poche righe e l’abile stile narrativo di Roberta Ciuffi conduce il lettore nell’Hôtel de Clercy, nelle cui stanze una giovane donna imbrattata di sangue fa il suo ingresso. Il suo nome è Maura Coulter, ed è una principessa Lykaon. Ma dopo aver salvato Fanette, Maura ancora non sa che mancano poche ore al suo primo incontro con il principe Maksìn Belanov, discendente della famiglia nemica alla sua. E sarà proprio tra di loro che sboccerà, come una rosa in primavera, la passione. Cosa succederà? Maura e Maksìn riusciranno a stare insieme?

Se mi venisse chiesto di segnalare il pregio principale presente in Un segno nelle tenebre, parlerei di certo della prosa di Roberta Ciuffi. Per ogni singola riga di Un segno nelle tenebre è possibile constatare, realizzare e ammirare quanto l’autrice sia capace di narrare sublimemente le vicende di Maura e Maks, facendolo pure attraverso una scrittura romantica e intrigante al contempo, raffinata e impattante, delicata e decisa. Frasi lunghe, squisitamente prolisse, quasi eleganti mi lascerei sfuggire, non fanno che deliziare, per tutta la durata della lettura del volume, colui che si ritrova a sfogliare le pagine di Un segno nelle tenebre. Accanto ad una penna incredibilmente invidiabile, poi, il romanzo è colmo di personaggi a tutto tondo, esistenti, quasi reali, in primis i protagonisti. Da una parte Maura, una donna-lupo particolareggiata da un carisma possente e forte, da un carattere sicuro e perennemente deciso e da una potenza interiore degna di nota, dall’altra Maks, elemento di vitale importanza per il perfetto andamento delle vicende, capace di prendere ardue decisioni con una consapevolezza intrigante che lo rende unico nel suo genere.

Ma, come ogni recensione targata “Gocce d’inchiostro” che si rispetti - sorvolando su quelle sui generis dedicate ad autrici da me venerate del tipo Charlaine Harris (qui, la mia recensione riguardo Morti tutti insieme) o Virginia de Winter (qui, la mia recensione riguardo Black Friars. L’ordine della penna) - il quarto paragrafo è quello destinato ai difetti dei romanzi presi in considerazione. Un segno delle tenebre, in maniera particolare, è caratterizzato dalla possessione di alcune pecche che l’autrice avrebbe di certo potuto evitare. Innanzitutto vi parlo della scarsa attenzione ai ritmi. Ho trovato, in effetti, dei passaggi piuttosto frettolosi nonostante la scena descritta non lo necessitasse, così come ho avuto dei terribili vis-à-vis con dei frangenti del testo fin troppo lenti. Ecco, apprezzo in maniera molto generale la prolissità di Roberta Ciuffi - l’ho enunciato qualche riga più su -, ma in qualche punto l’ho trovata eccessiva, fin troppo pesante. Un secondo e ultimo elemento negativo che infierisce molto sul giudizio finale - di certo ugualmente positivo - è l'abbondanza di personaggi di cui il romanzo è pieno. Se in opere come la saga Black Friars - a cui accennavo anche più sopra - firmata dalla brillante Virginia de Winter vengono incorporate nella loro stessa indole una copiosa presenza di persone che animano in maniera particolare e unica le vicende da esse raccontate, in Un segno delle tenebre ciò va ad intaccare le figure dei protagonisti, che avrei preferito potessero regnare incontrastati sulla trama.

Per concludere, di sicuro mi sento di suggerire la lettura di Un segno delle tenebre a tutti coloro che apprezzano tanto quanto me o persino in maniera maggiore il genere letterario Paranormal Romance. Un segno nelle tenebre non può per nulla al mondo assentare fra gli scaffali delle librerie domestiche. Lo consiglio in maniera più ristretta, invece, a coloro che desiderano una lettura estiva e senza pretese: Un segno nelle tenebre, al momento, non fa per voi.


Roberta Ciuffi
  Serie Paranormal Romance
    1. Un cuore nelle tenebre, 2011
    2. Un segno nelle tenebre, 2012
    a seguire eventuali altri


Consigliato ai seguaci del Paranormal Romance.


Voto:  3 +


Roberta Ciuffi

Roberta Ciuffi è un’autrice che, con pennellate decise e delicate, è in grado di dipingere un mondo oscuro e penetrante, restituendo al pubblico una versione tutta italiana del genere paranormal. Dopo anni di successi in edicola, con il primo volume della trilogia dei Lykaon, Un cuore nelle tenebre (Leggereditore), ha conquistato critica e lettrici confermando le sue capacità di grande narratrice del romance.

sabato 28 luglio 2012

In My Mailbox [55]

Ciao a tutti!

E rieccomi qui, con la fantastica rubrica “In My Mailbox” creata da Kristi di The Story Siren.

Vediamo ciò che ho trovato nella mia cassetta delle lettere negli ultimi tempi…


Titolo: Ancora un respiro
Autore: Kimberly Derting
C. E.: Mondadori, collana Chrysalide
Prezzo: 17.00 euro
Pagine: 323
Genere: Urban Fantasy Young Adult

Trama: Violet continua a sentirsi chiamare dalle creature che si sono viste strappare la vita. Se va bene, sono animali braccati nel bosco. Ma a volte è un bambino. E lei fa sempre più fatica a gestire questo "dono" mantenendo una normale facciata da liceale. Ora le basta avvicinarsi a un container, nel porto di Seattle, per avvertire le note di un'arpa che non c'è, e tra le foglie sente picchiettare delicate gocce sovrannaturali. Poi iniziano ad arrivarle dei biglietti sinistri. E macabri regali. Ma chi può sapere di lei? E perché due insoliti agenti dell'FBI la tempestano di telefonate? Quando in passato ha coinvolto l'amato Jay nelle sue ricerche segrete, lui si è ritrovato un proiettile a un soffio dal cuore. Adesso Violet è costretta a nascondergli il vortice di percezioni extrasensoriali che la trascina a sé, sempre più ossessivo. E gli nasconde anche il fatto che, mentre lei viene aggredita dai potenti echi della morte in una baita isolata, qualcuno ha tutto l'interesse a far tacere per sempre la sua voce...

Ricevuto in omaggio dalla Casa Editrice Mondadori, che ringrazio infinitamente!


Titolo: L’ampolla scarlatta
Autore: Monique Scisci
C. E.: Ciesse Edizioni
Prezzo: 18.00 euro
Pagine: 335
Genere: Urban Fantasy Young Adult

Trama: Aurora ha tutto ciò che desidera, è di animo puro e semplice, la vita le sorride. L’amore è alle porte, ha una famiglia serena e sicura alle spalle. Tutto crolla sotto i suoi piedi, eventi tragici la surclassano e lei soccombe, impossibilitata a reagire, il destino spietato l’attende. Ma il tormento non ha fine, perché il cambiamento radicale a cui non può sottrarsi, non è ancora avvenuto. Chi la sta osservando e perché? Cos’è l’Ordine, di cui ha sentito bisbigliare alle sue spalle? Sta succedendo qualcosa al suo corpo, o sono effetti collaterali delle gocce vermiglio dell’Ampolla Scarlatta che il medico le ha prescritto? Un lupo bianco, creature della notte e segreti di famiglia mai svelati. Ce la farà ad affrontare l’arduo percorso che l’aspetta?

Ricevuto in omaggio dalla Casa Editrice Ciesse Edizioni, che ringrazio infinitamente!


Titolo: Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde
Autore: Robert L. Stevenson
C. E.: Giunti, collana Y
Prezzo: 5.00 euro
Pagine: 139
Genere: Classico

Trama: Nella Londra fuligginosa di fine Ottocento si aggira un essere dall'aspetto ripugnante che commette crimini terribili per poi scomparire nel nulla. La sua identità è un mistero per tutti, tranne che per l'insospettabile Dr. Jekyll...







Acquistato.
Terminato la sera stessa dopo acquisto. Magnifico.


Titolo: La coscienza di Zeno
Autore: Italo Svevo
C. E.: Giunti, collana Y
Prezzo: 7.00
Pagine: 540
Genere: Classico

TramaDifficile dire di che malattia soffra Zeno Cosini. Possiamo cominciare dal vizio del fumo: deve liberarsene, ma quando termina quell'ultima sigaretta, ecco che la voglia ricompare, perché proprio quella ha un sapore speciale. Poi c'è la questione degli studi: non riesce a decidere tra chimica e giurisprudenza. Quindi la faccenda del padre, che in punto di morte gli rifila un bello schiaffo - e lui non si spiega assolutamente il perché. E infine l'affare del prender moglie: possibile che di tre sorelle finisca per sposare esattamente quella che gli piace di meno? Sì, qualcosa che non va in lui c'è. Ma, anche quando individua una cura, si mette a litigare con il dottore. Alla fine Zeno sarà guarito? E da cosa poi? Probabilmente lo sa solo lui.

Acquistato.
                                                

Titolo: Il mistero del teschio
Autore: Charlaine Harris
C. E.: Delos Books
Prezzo: 14.90 euro
Pagine: 238
Genere: Urban Fantasy Adult

Trama: Aurora Teagarden, che nel precedente romanzo di questo ciclo ("Real Murders: il club dei delitti irrisolti") ha fatto il suo strepitoso debutto, trasformandosi da bibliotecaria in investigatore dilettante, si ritrova improvvisamente a essere molto ricca quando un'anziana parente, Jane Engle, muore e le lascia il proprio patrimonio. Quando va a prendere possesso della casa ereditata, Aurora scopre che il posto è stato messo a soqquadro, e frugando in giro scopre un macabro oggetto sfuggito alle ricerche dell'intruso: un teschio umano, sfondato, nascosto in una cassapanca astutamente mascherata da sedile, sotto una finestra. Aurora comincia allora a scavare nella vita dei vicini, mascherando le proprie indagini e scopre che nel corso degli anni nel vicinato sono scomparsi due uomini.

Acquistato su ibs.it.


E voi? Cosa avete trovato nella vostra cassetta delle lettere?

giovedì 26 luglio 2012

Recensione: Sono nel tuo sogno di Isabel Abedi

Salve a tutti, miei cari amici lettori!

Ed eccoci nuovamente qui, su “Gocce d’inchiostro”, in occasione di una nuova recensione. Una recensione stavolta riguardante un tomo, quasi analogamente a ciò che qualche tempo fa è accaduto con Chi è Mara Dyer di Michelle Hodkin (qui, la mia recensione), nei cui riguardi nutrivo parecchia, forse fin troppa, aspettativa, dell’aspettativa che, a termine del volume, è rimasta ampiamente delusa.

Rullo di tamburi!

Un ragazzo sconosciuto.
Un’attrazione irresistibile.
Un amore magico.


Titolo: Sono nel tuo sogno
Autore: Isabel Abedi
Titolo originale: Lucian
C. E.: Corbaccio
Prezzo: 17.60 euro
Pagine: 443
Genere: Urban Fantasy Young Adult

Trama: Aveva sentito come una lacrima, una lacrima insopprimibile, come se qualcuno le avesse strappato un capello con una pinzetta. Quel che resta a Rebecca, sedici anni, mamma ad Amburgo e papà a Los Angeles, è una strana sensazione di vuoto e di paura. Ma poi Lucian salta fuori dal nulla: un ragazzo senza un passato, uno che non sa chi è né ricorda da dove viene. Un tipo strano e bellissimo e che dà a Rebecca la rassicurante impressione di non essere più sola...




La mia opinione

Lo ammetto, scrivere questa recensione sarà qualcosa di piuttosto arduo. È passato un sacco di tempo dall’ultima volta in cui ho criticato aspramente un volume, per cui, in queste righe, dovrò almeno tentare di rimettermi in carreggiata. Comincio col dire che, solitamente, mi riesce naturale comprendere, nel momento in cui un romanzo mi va a genio, se, nonostante ciò, possegga oggettivamente alcune lacune o meno, e, al tempo stesso, sono capace di percepire quei validi elementi positivi presenti all’interno dei tomi che io, a livello personale, non sono stato capace di apprezzare. Sono nel tuo sogno di Isabel Abedi, però, romanzo protagonista della presente recensione, appartenente al genere Urban Fantasy destinato a un pubblico di giovani adulti, non rientra in nessuna di queste due categorie. Non sono riuscito a capire se Sono nel tuo sogno è quel tipo di romanzo che presenta delle imperfezioni oggettive degne di nota, ben evidenti, che vanno in maniera obbligatoria denunciate oppure no, per cui, magari, ciò che affermerò potrebbe risultare esclusivamente soggettivo. Nonostante i pareri fin troppo discordanti presenti sul Web a riguardo, ho sempre desiderato Sono nel tuo sogno. La cover, il formato, la quarta di copertina e tutto il resto che senza poterlo leggere mi si presentava davanti nel momento in cui, in libreria, lo stringevo fra le dita mi attirava. E devo anche confessare che, in seguito alla magnifica esperienza vissuta con la Trilogia delle Gemme di Kerstin Gier (qui, la mia recensione riguardo Red), ho bramato sin dal suo termine la lettura di ulteriori libri di origine tedesca. Eppure, Sono nel tuo sogno, non è riuscito a conquistarmi. Non mi ha catturato per niente. La sua lettura è durata a lungo e si è rivelata poco soddisfacente. Quali saranno stati i difetti che mi hanno spinto a non amare il volume quanto avrei desiderato? Cosa è andato storto? Lo scopriremo solo in seguito alla classica immersione nel profondo delle romantiche acque del plot narrativo di Sono nel tuo sogno.

Cover tedesca
La protagonista, nonché voce narrante, di Sono nel tuo sogno è l’adolescente Rebecca Wolff. La vita di Rebecca sembra quella di una qualsiasi ragazza dei giorni nostri: ha una migliore amica, Suse, un ex-ragazzo, Sebastian, frequenta la scuola della sua città e vive con sua madre Janne e la sua compagna Spatz, alle quali è molto legata. Tutto pare filare liscio come l’olio nella perfetta ed equilibrata quotidianità della nostra Rebecca, almeno fino a quando non incontrerà per puro caso un ragazzo dalla bellezza ammaliante. Da quel momento in poi, quel ragazzo parrà seguirla ovunque, rimanendole sempre accanto, eppure, ogni volta in cui Rebecca cercherà di avvicinarlo, lui svanirà nel nulla, come se sparisse dalla faccia della terra. Ben presto, però, Rebecca riuscirà ad avere un contatto con lui e, tra le varie cose, verrà a conoscenza di qualcosa che la metterà in allerta: il nome del ragazzo in questione è Lucian e, soprattutto, non ricorda nulla del suo passato, come se tutto ciò che ha vissuto fosse stato rimosso in maniera brusca dalla sua mente. Chi sarà realmente Lucian? E cosa desidererà mai dalla nostra Rebecca? Sarà così che la piccola di casa Wolff comincerà a indagare riguardo il suo Lucian, tentando di scovare verità irrivelabili e segreti nascosti, che la condurranno diritta dinanzi a qualcosa di magico, stupefacente. Di cosa si tratterà?

E adesso viene la sezione peggiore dell’intera recensione, ovvero l’elenco dei difetti e dei pregi - qualora riesca a scovarli - di Sono nel tuo sogno di Isabel Abedi. Il primo elemento negativo concerne proprio la prosa dell’autrice. Chi mi segue da un po’ di tempo ne sarà già a conoscenza, ma per par condicio lo ripeto volentieri: gradisco i romanzi prolissi in maniera maggiore in confronto ai romanzi brevi e di rapida lettura. Eppure, nonostante Sono nel tuo sogno sia un romanzo dichiaratamente prolisso, a me non è andato a genio. Se analizziamo la lentezza di Sono nel tuo sogno, infatti, non potremmo di certo mai parlare di una prolissità facilmente apprezzabile quanto, ad esempio, lo è invece stata quella che caratterizzava lo stile narrativo di L.A. Weatherly in Angeli tentatori. Angel Fire - mia scorsa lettura -, la cui profondità era persino vicina all’esser da me definita squisita nella recensione a riguardo (qui); nelle sue fatiche, in effetti, L.A Weatherly, come altri autori - è solo un esempio - è sempre parecchio abile nel giostrare personaggi, riflessioni, descrizioni e dialoghi in modo da rendere la prolissità, o lentezza, delle sue opere parecchio godibile. Isabel Abedi, invece, no. Se state per cominciare a leggere Sono nel tuo sogno, dimenticate totalmente ogni tipo di brillantezza stilistica: già a partire la prolissità che particolareggia lo stile narrativo di Isabel Abedi bisogna ammettere che si tratta di qualcosa di piatto e fin troppo concentrato soltanto su Rebecca, sui suoi ricordi e sulle sue emozioni, tralasciando in tutto e per tutto il resto dell’ampio ventaglio di personaggi che popolano le pagine di Sono nel tuo sogno, rendendo il volume lento e… Noioso.

Eh, già. L’ho appena detto. Sono nel tuo sogno è stato così incredibilmente noioso che non riuscivo a esser capace di stargli dietro. Durante la lettura, ero persino tentato dal saltare righe o persino pagine. E non mi era mai successo prima, o almeno non con questa incisione. Se Rebecca inizialmente mi era parsa l’unico vero motivo per continuare con piacere a leggere il romanzo, ben presto si è rivelata un personaggio di una pesantezza quasi agghiacciante. Rebecca è ripetitiva, appartenente a quel classico genere di protagoniste piene di complessi mentali inutili e dannatamente infantili che non fanno altro che dare sui nervi al lettore. E la storia d’amore? No. Sarà che negli ultimi tempi ho deciso di estraniarmi del tutto da qualsiasi cosa sembri anche solo lontanamente zuccherata e smielata, ma proprio non riuscivo ad apprezzare le scene romantiche presenti in Sono nel tuo sogno. Le ho trovate troppo lente, colme fino all’orlo di terribili e fastidiosi clichés che potevano benissimo essere evitati. Ma se qualcuno mi chiedesse: In Sono nel tuo sogno è presente qualche elemento particolarmente positivo? Io dichiarerei di aver apprezzato molto il cambio drastico di quotidianità che Rebecca è costretta a subire più o meno a metà romanzo. Davvero molto intrigante e risollevante per il voto finale che attribuirò al volume.

In conclusione, devo proprio dirlo, non me la sento di consigliare in ampia scala Sono nel tuo sogno, le sbavature ci sono, e non posso sorvolarci. Magari ai miei amici lettori piacere romantici potrà piacere, ma agli amanti dell’Urban Fantasy o dello Young Adult meno dolce e più duro di certo lascerà a desiderare.


Consigliato solo agli amanti del genere Romantico.


Voto:  2


Isabel Abedi

Isabel Abedi è nata nel 1967 e ha lavorato in pubblicità per tredici anni. Nel frattempo ha cominciato a pubblicare i libri per ragazzi che l’hanno resa celebre. Con il romanzo Whisper è stata segnalata in Germania per il Juvenile Book Award del 2006 e con Isola è entrata nella bestseller list dello Spiegel. Vive ad Amburgo con la famiglia.

mercoledì 25 luglio 2012

W... W... W... Wednesdays [31]



Ciao a tutti! Eccoci qui per la nuova puntata della rubrica W... W... W... Wednesdays!

Ripetiamo in cosa consiste W... W... W... Wednesdays: innanzitutto, questa rubrica, è stata creata da MizB dShould be Reading, e consiste nel rispondere, da parte di noi Blogger e anche da voi miei cari lettori e futuri commentatori (spero), alle seguenti domande:


• What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
• What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
• What do you think you’ll read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)


Ecco le mie risposte, ma voi sentitevi liberi di commentare con le vostre. Sarò molto lieto di leggerle!


Sto leggendo... Sono nel tuo sogno di Isabel Abedi. Nonostante sia in lettura da ormai ben  tre giorni, sono ancora fermo a pagina centotre. Ecco, di certo il romanzo di Isabel Abedi è un volume, anche se destinato ad un pubblico di giovani adulti, prolisso, e nel vero senso della parola. Ovunque, incastonato fra le varie battute dei personaggi o persino fra una descrizione e un’altra, sono presenti approfondite riflessioni da parte della protagonista. Per non parlare dei suoi ricordi, i quali, a macchia d’olio, infangano ogni centimetro delle pagine di Sono nel tuo sogno. Questa pesante prolissità sarà per me un valore positivo, come parecchie volte ho denunciato, oppure negativo, contrapponendomi a qualsiasi cosa sino a questo momento inserita nelle mie recensioni? Lo scoprirete nella mia recensione a riguardo, per cui: restate connessi!

Aveva sentito come una lacrima, una lacrima insopprimibile, come se qualcuno le avesse strappato un capello con una pinzetta. Quel che resta a Rebecca, sedici anni, mamma ad Amburgo e papà a Los Angeles, è una strana sensazione di vuoto e di paura. Ma poi Lucian salta fuori dal nulla: un ragazzo senza un passato, uno che non sa chi è né ricorda da dove viene. Un tipo strano e bellissimo e che dà a Rebecca la rassicurante impressione di non essere più sola...








Sto leggendo... Polvere alla polvere di Laurell K. Hamilton. Qui sono costretto a copia-incollare ciò che ne dissi la scorsa settimana e la precedente. Interrotta a intorno a pagina quaranta a causa dell’arrivo di Blue da parte della gentilissima Casa Editrice Corbaccio (qui, la mia recensione), la quinta avventura di Anita Blake mi stava prendendo tanto quanto le altre. A livello personale trovo tutte le opere di Laurell K. Hamilton decisamente geniali sotto certi aspetti: non riuscirei a non apprezzarle neanche se lo facessi di proposito. Non vedo l’ora di continuarlo. Per il momento, però, con a causa dell’arrivo di nuovi romanzi da parte delle Case Editrici sono costretto ad accantonare Polvere alla polvere. Spero di poter riprendere la sua lettura al più presto.

Anita Blake è la migliore Risvegliante in circolazione, non ci sono dubbi. Ma sarà in grado di resuscitare in una sola notte un numero piuttosto elevato di cadaveri sepolti da oltre duecento anni? Intrigata dalla sfida ­ e dal compenso promesso ­ Anita accetta l'incarico e si ritrova in un vecchio cimitero al centro di una controversia legale. Tuttavia, proprio mentre si accinge a mettersi al lavoro, riceve una telefonata dalla polizia che le chiede di recarsi a esaminare la scena di un crimine... Una storia tra il giallo e l'horror.







Ho appena finito di leggere... Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde di Robert L. Stevenson. Miei cari amici lettori, c’è un particolare di me che ancora non conoscete, e colgo l’occasione per narrarvelo. Dalle mie parti, come ho già più e più volte ripetuto, non sono presenti librerie, per cui, quando sono davvero costretto a compiere acquisti libreschi, devo obbligatoriamente spostarmi in auto oppure usufruire di Internet - la maniera che più spesso utilizzo. Eppure, proprio nei pressi della cittadina in cui vivo sin da quando ho memoria, è presente un centro commerciale di media grandezza, al cui interno, al supermercato, è possibile acquistare romanzi. Quelle poche volte che ci vado ne prendo sempre almeno uno. E ieri ci ho fatto una capatina, recuperando Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde di Robert L. Stevenson e La coscienza di Zeno di Italo Svevo. Inutile nasconderlo, in seguito alla splendida lettura dell’altrettanto magnifico tomo Red Love. Rosso come il sangue, freddo come l’acciaio di Kady Cross (qui, la mia recensione), apertamente ispirato al romanzo di Stevenson, e notata la piccola mole di quest'ultimo, mi sono fiondato nella lettura de Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde, terminandola in meno di mezz’ora. Che dire? Leggete Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde, ragazzi. È davvero un’ottima lettura.

Nella Londra fuligginosa di fine Ottocento si aggira un essere dall'aspetto ripugnante che commette crimini terribili per poi scomparire nel nulla. La sua identità è un mistero per tutti, tranne che per l'insospettabile Dr. Jekyll...











In seguito credo proprio che leggerò Un segno nelle tenebre di Roberta Ciuffi, qui, il mio post di Prossima Uscita Ripongo davvero molta aspettativa in questo romanzo. Roberta Ciuffi, come suggerito anche dal suo nome, è un’autrice italiana, e io non ho mai letto nulla di autrici italiane di genere Paranormal Romance. Spero riuscirà a conquistarmi.

Una ragazzina sta tornando a casa dal lavoro. È sera, è buio. Da un portone sbucano due braccia che l’attirano all’interno. Lei grida, ma l’assalitore riesce a immobilizzarla e azzittirla. Quando tutto sembra perduto, un ringhio risuona nello scantinato, e un lupo si avventa sulla schiena dell’uomo. Poco tempo dopo, Maura Coulter, insanguinata e sconvolta, fa il suo ingresso all’Hôtel de Clercy, questa volta sotto spoglie umane. Non c’è tempo da perdere, perché quella sera la donna incontrerà il suo peggior nemico, ma anche colui che minaccia di conquistare per sempre il suo cuore. Si tratta del principe Maksìm Andreievic Balanov, rampollo della famiglia che per diversi secoli ha contrastato quella dei Coulter. Tuttavia è giunto il momento di una tregua... anche se la posta in gioco è troppo alta, e l’intera stirpe dei Lykaon rischia di essere annientata per sempre.


E voi? Rispondete a W... W... W... Wednesdays!

martedì 24 luglio 2012

Teaser Tuesdays [33]


Ciao a tutti amici!

Oggi, con il nuovo appuntamento di "Gocce d'inchiostro", ci dedicheremo alla splendida rubrica... Teaser Tuesdays! Scusate il ritardo con cui la posto, ma sto avendo qualche problemino di Rete. Spero che entro domani tutto si risolva.

Per chi non  la conoscesse, ricordiamo che è stata inventata dal Blog Should Be Reading ed è a cadenza settimanale.

Le sue regole sono molto semplici, ma la cosa più bella è che anche voi  lettori del Blog potete partecipare scrivendomi nei commenti e condividendo i vostri teaser!

Per cui, ecco le regole:

1. Prendi il libro che stai leggendo

2. Aprilo in una pagina a caso

3. Condividi un breve spezzone di quella pagina

4. Attento a non fare spoiler!

5. Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.

Bene, cominciamo!


Da Sono nel tuo sogno di Isabel Abedi


Tolse un batuffolo di polvere dal vecchio impermeabile di Spatz appeso a un'asta insieme ad altre giacche, camicie e vestiti. Sul tavolo da tappezziere davanti a noi erano sistemati gli oggetti che avevamo raccolto in soffitta. Oltre ai miei vecchi costumi di carnevale, lo specchio d'argento e i libri di Janne, avevamo messo in mostra l'intero scatolone con i regali della mamma di Spatz: la formaggiera di ceramica marrone, il set da vino, tre piatti da parete con angeli musicanti, un portastuzzicadenti di cristallo verde e i portatovaglioli color pastello decorati con delle anatre. 

(P. 38)











E voi? Lasciate pure il vostro Teaser!

lunedì 23 luglio 2012

Recensione: Angeli tentatori. Angel Fire di L.A. Weatherly

Salve a tutti, miei cari amici lettori!

In seguito ad una giornata di assenza, rieccomi qui per proporvi una recensione nuova di zecca. Il romanzo fulcro del presente post sarà il sequel di un tomo che, lo scorso anno, mi aveva particolarmente colpito per l’originalità di cui era intrisa la sua trama. Sarà accaduto anche con il suo seguito?

Rullo di tamburi!

Il nemico più spietato ha il volto di un angelo.


Titolo: Angeli tentatori. Angel Fire
Autore: L.A. Weatherly
C. E.: Giunti, collana Y
Prezzo: 16.50 euro
Pagine: 760
Genere: Urban Fantasy Young Adult

Trama: La Chiesa degli Angeli sta diventando sempre più potente e solo Willow, la bella e coraggiosa mezzo angelo, e Alex, il suo premuroso fidanzato nonché spietato Angel Killer, hanno la possibilità di combatterla. È tempo di addestrare altri AK, formare una legione e sconfiggere per sempre il male. Uno dei sogni visionari di Willow porta i due ragazzi fino in Messico dove incontrano i guerrieri da addestrare per la loro battaglia, fra questi c'è Kara, una bellezza esotica riemersa dal passato di Alex. Molti dei nuovi arruolati però mostrano una certa diffidenza nei confronti di Willow, data la sua natura ambigua. Così la ragazza si trova a combattere non solo contro gli angeli malvagi, ma anche contro nemici assai più terreni come la gelosia, l'insicurezza e la mancanza di fiducia da parte della sua truppa. Inoltre, a mettere a dura prova Willow sono le inquietanti rivelazioni sulla sua famiglia. E soprattutto Seb, un ragazzo misterioso che le appare in sogno e la turba così tanto che lei non trova il coraggio di parlarne nemmeno ad Alex. Seb è l'unico altro mezzo angelo vivente ed è alla disperata ricerca di Willow. Quando i due finalmente si incontrano, i sentimenti che la ragazza prova per Alex vacillano. Seb è bellissimo ed essendo un ibrido proprio come lei, la può comprendere meglio di chiunque altro. Una tentazione irresistibile anche per una ragazza così "angelica".


La mia opinione

Come tanti altri lettori appassionati di genere Urban Fantasy, la primavera dello scorso anno lessi contemporaneamente due pubblicazioni targate Giunti, collana Y, che sbarcarono fra gli scaffali delle librerie nostrane nello stesso periodo. Sto parlando di Angel di L.A. Weatherly e Paranoralmente di Kiersten White, e contrariamente a quest’ultimo, che, a causa di qualche elemento di troppo, mi aveva lasciato storcere il naso, Angel mi aveva colpito parecchio. Avevo ampiamente apprezzato la mitologia base del volume, i personaggi che ne animavano la trama e soprattutto l’utilizzo che l’autrice faceva delle creature angeliche, sino a quel momento viste quasi perennemente come figure benevole e mai malevole. Ma, nonostante ciò, con l’imminente pubblicazione da parte dell’efficiente Casa Editrice Giunti dei primi sequel di ambedue i romanzi, Caccia alle fate per Paranormalmente (qui, il mio post di Prossima Uscita) e Angeli tentatori. Angel Fire - protagonista indiscusso del presente post - per Angel, il desiderio di leggere Caccia alle fate si è rivelato maggiore rispetto a quello di poter cominciare Angeli tentatori. Angel Fire. Ammetto che, inizialmente, neanche io ne riuscivo a comprendere il motivo, poi ho rammentato tutto. Se c’era una cosa che in Angel mi aveva lasciato perplesso era la parte conclusiva, fin troppo confusa, mentre con Paranormalmente era accaduto l’esatto contrario. Quando, però, Angeli tentatori. Angel Fire è giunto a casa, non ho resistito alla tentazione, cominciandolo seduta stante e terminandolo in meno di un paio di giorni. Mi sarà andato a genio? Prima di rispondere a questo quesito, sprofondiamo pure negli abissi delle angeliche acque del plot narrativo di Angeli tentatori. Angel Fire.

Cover US
Il secondo volume della discretamente apprezzata Angel Trilogy comincia a raccontare le vicende presenti fra le sue righe proprio a partire dal momento in cui, al termine di Angel, avevamo abbandonato i due protagonisti della storia - i due adolescenti Willow e Alex, rispettivamente semiangelo e AK, ovvero Angel Killer - i quali, ricordiamo, nell’ultima parte del precedente tomo si erano dichiarati amore. Anche se, però, Angeli tentatori. Angel Fire, prima di puntare la propria macchina da presa sulla motocicletta con cui Willow e Alex stanno viaggiando, presenta al lettore un nuovo, conturbante personaggio, dedicando a lui il suo intero primo capitolo. Si tratta di Seb, un teenager di certo coetaneo di Willow e Alex che pare possedere le stesse qualità preveggenti della nostra semiangelo. Che anche lui sia un discendente di entrambe le razze dominanti sul nostro pianeta? Nel mondo in cui vengono contestualizzati gli avvenimenti di cui la trilogia tratta, infatti, gli angeli si sono rivelati agli umani, e L.A Weatherly non vede gli angeli come creature buone e gentili, dallo stile di vita armonioso e delicato, ma come creature malvagie, capaci di trasmettere agli uomini il cosiddetto fuoco sacro, elemento tanto intriso di negatività da riuscire a far ammalare i mortali, rendendoli deboli o persino moribondi. Willow e Alex, però, sono a conoscenza del fatto che, effettivamente, esiste un modo per sterminare la figura degli angeli dalla faccia della terra, per liberare gli umani, e Willow dovrebbe essere il fulcro di questo avvenimento. Ma non sanno di cosa, nello specifico, si tratti. In Angeli tentatori. Angel Fire, i due, nella disperata ricerca della maniera per sconfiggere i temibili angeli, si ritroveranno fra i vicoli e le stradine di Città del Messico, dove incontreranno vecchie conoscenze di Alex e niente poco di meno che Seb. Cosa accadrà? Alex si ricongiungerà agli AK, oppure resterà al fianco di Willow? Riuscirà Willow a non cadere in tentazione e a restare fedele al suo Alex? Neutralizzeranno mai i nostri eroi gli angeli?  

Se mi verrebbe chiesto quali, secondo il mio parere, sono i principali elementi positivi presenti in Angel e Angeli tentatori. Angel Fire io risponderei di soppiatto, senza pensarci su nemmeno un istante: «Lo stile di L.A. Weatherly e l’innovativa veste in cui l’autrice presenta gli angeli». Della penna di L.A. Weatherly apprezzo ampiamente, in effetti, la linearità con cui vengono narrate le vicende, una linearità fresca e di certo di rapida lettura che rende gli intrighi, gli intrecci e i complotti estremamente semplici e impattanti, nonché di facile apprensione. Per non parlare della lieve e deliziosa prolissità di cui i suoi romanzi sono colmi, una prolissità che rende le sue opere, pagina dopo pagina, sempre più parte integrante del lettore stesso, a cui basta ben poco per riuscire a intrufolarsi nelle psichi dei protagonisti, di farle proprie e di etichettarle in maniera del tutto personale come simpatiche o meno, una caratteristica che rende senza ombra di dubbio i personaggi principali della Angel Trilogy veri. E di sicuro tutto ciò non è neanche lontanamente negativo. Per quanto riguarda, invece, «l’innovativa veste in cui l’autrice presenta gli angeli», posso solo ammettere, visto che già nel primo paragrafo della presente recensione cercavo di alludere a questo, che di angeli malvagi ne abbiamo trovati proprio pochi, nel corso degli anni e delle letture.

Cover primo volume
Per non parlare, inoltre, della delicata aria pseudo-apocalittica di cui ci si riempie i polmoni una riga sì, una riga no in Angeli tentatori. Angel Fire più che in Angel, il quale avevo trovato fin troppo introduttivo. Credo che i tanti elementi colmi di azione di cui il romanzo è pieno siano incredibilmente avvincenti, nonché degni di nota. E poi, personalmente, ne avevo alquanto bisogno. Però, se fino a questo momento non ho fatto che esaltare Angeli tentatori. Angel Fire con pregi e peculiarità positive, ora è giunto il momento di denunciare la pecca principale del romanzo, l’elemento che più di qualsiasi altro ha rovinato la mia avventura con Angeli tentatori. Angel Fire: il masticato e rimasticato triangolo amoroso. Ebbene sì, miei cari, il morbo da triangolo amoroso, di cui ormai il novanta percento degli scrittori di genere Urban Fantasy è affetto, ha intaccato anche L.A. Weatherly, la quale, prima di cadere nella rete, si era rivelata una grande promessa. Con l’arrivo di Seb, infatti, come potevamo già prevedere, Willow si troverà intricata in una situazione sentimentale divisa a metà: Seb o Alex? E io non posso che gridare: «Basta!». Ormai i triangoli amorosi sono divenuti dannatamente estenuanti, per non parlare della noia che infliggono a colui che si ritrova a leggere di sbaciucchiamenti ed effusioni romantiche a tre. A questo punto non riesco a trattenermi dal domandare: «Cara L.A., quanta necessità c’era di aggiungere in un plot forte già di suo, oltre alla classica coppietta Young Adult su cui avrei potuto anche sorvolare», un po’ di zucchero ci vuole sempre nella vita, no? «un terzo incomodo?».

In conclusione consiglio di certo la lettura della Angel Trilogy, e quindi anche di Angeli tentatori. Angel Fire, agli amanti del genere Urban Fantasy, scommetto che l’apprezzerete sino in fondo, ma con una riserva: per poter gustare una trama deliziosamente perfetta, sarete costretti a pagare un ingente prezzo, ovvero dovrete sorbirvi il classico e ripetitivo triangolo amoroso. A voi la scelta.


L.A. Weatherly
  Angel Trilogy
    1. Angel, 2011 (Angel, 2010)
    2. Angeli Tentatori. Angel Fire, 2012 (Angel Fire, 2011)
    3. inedito in Italia (Angel Fever, previsto negli USA per il 2013)


Consigliato agli amanti del genere Urban Fantasy.


Voto:  4


L.A. Weatherly

L.A. Weatherly è nata nel 1967 a Little Rock, in Arkansas. Autrice di moltissimi romanzi YA, vive ora in Inghilterra col marito, coltivando non solo la grande passione per la scrittura, ma anche quella per le rane e i gatti. Una curiosità: L.A. Weatherly in realtà è uno pseudonimo per Lee Weatherly, che a volte si firma anche Titania Woods.