giovedì 26 aprile 2012

Recensione: Sedotta dalla luna di Laurell K. Hamilton

Bentornati, miei cari lettori!

Il fulcro di questa recensione sarà un romanzo da me parecchio amato, di cui ho bramato la lettura fino allo sfinimento, nonostante lo possedessi in libreria da un bel pezzo. Sto parlando del terzo romanzo della serie Urban Fantasy contemporanea incentrata sulla figura dei fey, a mio parere, per eccellenza.

Rullo di tamburi!

«Sono la principessa NicEssus, erede al trono della Corte Unseelie.
Il fatto che fossi uscita dall’anonimato era una grossa notizia.
Come se non bastasse… Ero in cerca di un marito.»
(Meredith NicEssus)


Titolo: Sedotta dalla luna
Autore: Laurell K. Hamilton
Titolo originale: Seduced by Moonlight
C. E.: TEA
Prezzo: 8.90 euro
Pagine: 428
Genere: Urban Fantasy Adult

Trama: La principessa della Corte Unseelie Meredith NicEssus è finalmente tornata a casa, dopo aver vissuto a Los Angeles per tre anni sotto falso nome, lavorando per un'agenzia investigativa specializzata in crimini soprannaturali. È stata richiamata dalla zia, la regina Andais, con il preciso incarico di concepire un erede. Cosa tutt'altro che facile per lei: le fey di sangue reale, infatti, generano pochi figli e quindi la stirpe rischia di estinguersi. Perciò Merry non può limitarsi a un unico partner: sono cinque i sidhe prescelti cui si concede ogni notte, finché uno di loro non riuscirà a metterla incinta, ottenendo così il permesso di sposarla e di diventare re. Ma un evento straordinario costringe Merry ad affrontare un'altra minaccia. Una notte, dopo aver sognato una donna ammantata di luce che le porge un calice d'argento, si sveglia e scopre che quell'oggetto prezioso le si è materializzato accanto, risvegliando in lei misteriosi poteri. Poteri che Merry riesce a stento a controllare...


La mia opinione

Chi segue “Gocce d’inchiostro” da un po’ di tempo, ormai, saprà che io adoro, senza alcuna restrizione del termine, la sensuale saga letteraria di genere Urban Fantasy incentrata sulle vicende che caratterizzano l’esistenza della principessa sidhe Meredith NicEssus, erede al trono della Corte Unseelie dei fey. Sedotta dalla luna, protagonista indiscusso di questa recensione, rappresenta il terzo volume della saga, qui, invece, potete trovare la mia recensione riguardo Un bacio nell’ombra, primo volume, e qui quella su Il tocco della notte, il secondo. Inutile premettere, poi, che si consiglia di non leggere questa recensione a coloro i quali non hanno ancora iniziato la serie, o che non hanno ancora avuto il piacere di leggere Il tocco della notte. Inevitabilmente, infatti, il presente post conterrà spoilers.

Come siamo soliti fare, dopo questo brevissimo incipit, immergiamoci all’interno del plot narrativo raccontato dalle quattrocentoventotto, corpose pagine di Sedotta dalla luna.

Cover US
Se al termine de Il tocco della notte avevamo lasciato la nostra cara Meredith con i suoi Corvi, esausta dopo aver sconfitto il terribile Senzanome, mostro inviatole contro da parte di Taranis, re della Luce e delle Illusioni nonché della Corte Seelie, Sedotta dalla luna vedrà al centro degli avvenimenti le conseguenze che la morte del Senzanome ha ripercosso su Meredith e sulle sue guardie del corpo, conseguenze che non potranno non influire sull’obiettivo principale della principessa sidhe, ovvero restare incinta grazie all’aiuto dei suoi stessi Corvi e divenire regina della Corte Unseelie, attualmente governata dalla crudele zia Andais, la regina dell’Aria e delle Tenebre. Grazie alla magia del Senzanome, infatti, Meredith, in sogno, incontrerà una donna che le cederà un calice, il quale, la mattina successiva, ritroverà fra le lenzuola del letto dove stava dormendo. Quale sarà la sua funzione? Inutile aggiungere, miei cari, che tutto non potrà che condurre direttamente a Faerie, terra dei fey, e, ancor più precisamente, nella dimora della cara Andais…

Coloro che hanno avuto la pazienza di leggere le mie recensioni riguardanti i precedenti volumi della serie incentrata sulla figura di Meredith, o anche quelle sui romanzi aventi come protagonista la sterminatrice di vampiri Anita Blake, sapranno già che nutro parecchia, forse persino troppa, stima nei confronti di Laurell K. Hamilton, autrice di entrambe le celebri saghe letterarie. Amo le sue storie, amo le sue protagoniste, amo il suo stile. La scrittura di Laurell K. Hamilton, specialmente nei tomi narranti le vicende della nostra principessa fey, infatti, è caratterizzata da una fluidità, da una poesia, da una morbidezza quasi soave, caratteristiche che, ogni volta in cui ci si ritrova a leggere le sue fatiche, incantano il lettore, facendogli quasi strabuzzare gli occhi. Persino nelle scene erotiche, di cui i romanzi di Meredith sono colmi, la prosa di Laurell K. Hamilton è elegante e raffinata, mai volgare. Pregio di grande valore.

Inutile affermare nuovamente, poi, che Meredith è senza ombra di dubbio una delle mie protagoniste Urban Fantasy preferite, anche se dovrei, dato che, effettivamente, Sedotta dalla luna alimenta ancor di più la consapevolezza con cui lo enuncio. Abbattendo ogni tipo di cliché, infatti, la personalità dell’erede al trono della Corte Unseelie va oltre lo stereotipo della classica eroina perennemente nervosa e mascolina di cui siamo ormai abituati a leggere, presentandoci, per una volta, una donna consapevole della sua beltà, una donna caratterizzata da un carattere profondo e umano - nei suoi limiti, ovviamente: Meredith è pur sempre una deliziosamente spocchiosa sidhe -, particolareggiato da una psiche interessante e ricca di spunti nuovi e originali.  

La peculiarità che, comunque, dà sempre più valore alla serie di cui Sedotta dalla luna fa parte riguarda il modo in cui ogni personaggio presente viene ben analizzato. Personalmente, ad esempio, sono capace, persino con una certa facilità, di tratteggiare in poche righe le caratteristiche psichiche principali di ciascun Corvo. Nonostante ogni guardia del corpo di Meredith abbia, infatti, psicologie differenti, ognuna è tanto ben analizzata, tanto ben descritta, tanto ben presentata, che al lettore pare quasi di conoscerli da sempre. Per ciò che concerne, invece, un parere parecchio introspettivo e personale, il Corvo che più preferisco è indubbiamente Frost, il Gelo Assassino. Spero, infatti, che il padre del futuro figlio di Meredith, se mai nascerà, sarà lui. Ovviamente ci sono migliaia di motivazioni che provano ciò, però potrei dirvi, brevemente, che adoro questo personaggio per la sua complessità, una complessità di certo presente anche in tutte le altre guardie, ma in modo nettamente minore.

Concludo affermando che se non avete cominciato questa saga e siete grandi seguaci del genere Urban Fantasy, oppure siete amanti delle storie incentrate sui fey, non lasciatevi per nulla al mondo sfuggire questa meravigliosa, perché è questo l’aggettivo che più calza a pennello, saga. Non avete idea di cosa vi perdete, ragazzi.


Laurell K. Hamilton
  Meredith NicEssus Series
    1. Un bacio nell’ombra, 2006 edito da Nord, 2008 edito da TEA (A Kiss of Shadows, 2000) qui, la
        mia recensione
    2. Il tocco della notte, 2007 edito da Nord, 2009 edito da TEA (A Caress of Twilight, 2002) qui, la
        mia recensione
    3. Sedotta dalla luna, 2008 edito da Nord, 2010 edito da TEA (Seduced by Moonlight, 2004)
    4. Nel cuore della notte, 2009 edito da Nord, 2011 edito da TEA (A Stroke of Midnight, 2005)
    5. Il bacio della tempesta, 2010 edito da Nord, 2011 edito da TEA (Mistrial’s Kiss, 2006)
    6. Un soffio di gelo, 2011 edito da Nord, 2012 edito da TEA (A Lick of Frost, 2007)
    7. Lacrime di tenebra, 2011 edito da Nord (Shallowing Darkness, 2008)
    8. Un sospiro nel vento, 2012 edito da Nord (Divine Misdemeanors, 2009)
    9. senza titolo, previsto negli USA per dicembre 2012
    + eventuali altri
  Anita Blake Series
    1. Nodo di sangue, 2003 edito da Nord, 2005 edito da TEA (Guilty Pleasures, 1993)
    2. Resti Mortali, 2006 edito da Nord, 2009 edito da TEA (The Laughing Corpse, 1994) qui, la mia
        recensione
    3. Il circo dei dannati, 2004 edito da Nord, 2006 edito da TEA (Circus of the Damned, 1995) qui, la
        mia recensione
    4. Luna nera, 2004 edito da Nord, 2006 edito da TEA (The Lunatic Cafe, 1996) qui, la mia recensione
    5. Polvere alla polvere, 2005 edito da Nord, 2007 edito da TEA (Bloody Bones, 1996) qui, la mia
        recensione
    6. Il ballo della morte, 2005 edito da Nord, 2008 edito da TEA (The Killing Dance, 1997)
    7. Dono di cenere, 2007 edito da Nord, 2009 edito da TEA (Burnt Offerings, 1998)
    8. Blue Moon, 2008 edito da Nord, 2010 edito da TEA (Blue Moon, 1998)
    9. Butterfly, 2009 edito da Nord, 2010 edito da TEA (Obsidian Butterfly, 2000)
    10. Narcissus, 2010 edito da Nord, 2011 edito da TEA (Narcissus in Chains, 2001)
    11. Cerulean Sins, 2010 edito da Nord, 2012 edito da TEA (Cerulean Sins, 2003)
    12. Incubus Dreams, 2011 edito da Nord, previsto per ottobre 2012 edito da TEA (Incubus Dreams,
          2004)
    13. Micah, 2011 edito da Nord (Micah, 2006)
    14. Death Dance, 2012 edito da Nord (Danse Macabre, 2006)
    15. Harlequin, 2012 edito da Nord (The Harlequin, 2007)
    16. inedito in Italia (Blood Noir, 2008)
    17. inedito in Italia (Skin Trade, 2009)
    18. inedito in Italia (Flirt, 2010)
    19. inedito in Italia (Bullet, 2010)
    20. inedito in Italia (Hit list, 2011)
    21. inedito in Italia (Kiss the Dead, 2012)
    + altri a seguire


Consigliato agli amanti dell’Urban Fantasy per adulti, incentrato sulla figura dei fey.


Voto:  5 ½ ♥
(diritto nella lista dei miei romanzi preferiti)


Laurell K. Hamilton

Nata nel 1963 a Herber Springs, una piccola comunità dell'Arkansas, si trasferisce a Sims, nell'Indiana nel 1969, in seguito alla morte della madre in un incidente d'auto. Laurell ha soltanto sei anni e viene cresciuta dalla nonna, in seguito dichiarerà che la morte della madre, la vita con la nonna e l'assenza di figure maschili in casa «sono le tre cose che fanno di me ciò che sono». Impara a leggere solo a sette anni a causa di una lieve dislessia non diagnosticata all'epoca, ma da quel momento si appassiona alla parola scritta e a 14 anni inizia a scrivere le sue prime storie a sfondo horror. Frequenta un college cristiano nell'Indiana dove si laurea in Inglese e Biologia. È qui che conosce anche suo marito Gary Hamilton di cui prenderà il cognome. È sempre al college che sviluppa la sua passione per la narrativa, prendendo parte al programma di scrittura creativa dell'ateneo, dal quale però viene estromessa alla fine del secondo anno a causa di forti contrasti con l'insegnante che non approva la sua scelta di temi. Dopo le aspre critiche della docente, che le assicura che non avrà mai successo come scrittrice, la Hamilton si laurea, ma abbandona la scrittura per due anni. Si trasferisce prima a Los Angeles e poi a St. Louis, ricominciando a mandare storie e racconti agli editori e ricevendo numerosi rifiuti. Inizia anche il suo primo romanzo, Nightsheer, e entra a far parte del gruppo di scrittori "Alternate Historian". Dopo la pubblicazione di Nightsheer e di un romanzo della serie di Star Trek intitolato Nightshade, l'autrice incontra fortune alterne fino all'uscita del primo volume della saga di Anita Blake, che la porta al successo. Attualmente vive ad Arnold, vicino a St. Louis, nel Missouri, con il suo secondo marito, Jonoton, sua figlia e tre cani.

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